Atto notarile: cos’è e come funziona?

L’acquisto o la vendita di un immobile è un momento di cruciale importanza e, se hai deciso di effettuare una compravendita immobiliare, hai sicuramente già sentito parlare di atti notarili o rogiti notarili. Di cosa si tratta?

Il rogito è uno dei passaggi cruciali nelle operazioni immobiliari, che perfeziona la vendita modificando la proprietà dell’abitazione. Per la sua importanza e delicatezza, è bene che l’atto notarile di rogito sia redatto e gestito da un professionista qualificato, ossia un notaio esperto che possa assicurarsi che ogni passaggio sia svolto a norma di legge.

Scopriamo più nel dettaglio l’atto notarile e le sue caratteristiche nel contesto del mercato immobiliare.

Cos’è un atto notarile?

In generale un atto notarile, che può anche definirsi rogito o istrumento, è un documento che viene redatto da un notaio e che funge da prova legale di fatti o atti giuridici: è il notaio, infatti, ad attestare che tali fatti o atti siano siano stati compiuti da lui stesso o in sua presenza.

Il notaio è sostanzialmente un pubblico ufficiale autorizzato a dare pubblica fede agli atti da lui elaborati (anche se opera come libero professionista). L’atto notarile quindi è a tutti gli effetti un atto pubblico con piena efficacia legale e valore giuridico. Che ruolo ha all’interno del mercato immobiliare?

Il rogito notarile compravendite immobiliari

Il rogito notarile è l’atto che stabilisce ufficialmente il passaggio di proprietà di un immobile dal venditore all’acquirente. Il notaio è l’ufficiale preposto a redigere, registrare e convalidare questo fondamentale atto, che conclude la compravendita e le relative indagini svolte sull’immobile.

Infatti prima di ufficializzare il rogito, è necessario verificare che l’immobile sia libero da ipoteche o altre pendenze, nonché rispettoso di tutte le normative edilizie e catastali. Terminati questi indispensabili accertamenti, l’immobile è considerato libero al rogito ed è possibile per l’ufficiale preposto stendere il documento notarile.

Quali documenti occorre presentare per preparare il rogito?

  • I documenti d’identità, il codice fiscale e lo stato civile delle parti contrattuali.
  • Le visure catastali e ipotecarie dell’immobile.
  • La planimetria catastale.
  • I documenti di provenienza dell’immobile.

Il notaio ha il compito di verificare la presenza di tutta la documentazione e della correttezza della procedura ed è lui a occuparsi di formalizzare l’atto e di trascrivere il passaggio di proprietà nei registri immobiliari, depositandone anche una copia alla Conservatoria dei Registri Immobiliari entro il 28° giorno dalla firma del rogito.

Se l’acquirente dll’immobile ha intenzione di accendere un mutuo, può farlo solo dopo l’atto di acquisto dell’immobile, perché un finanziamento può essere erogato solamente quando il richiedente è l’effettivo proprietario dell’immobile.

Cosa deve riportare l’atto notarile?

Esistono alcune informazioni basilari che un atto notarile dovrebbe sempre contenere:

  • i dati identificativi dell’immobile;
  • indicazioni precise sulle modalità di pagamento dell’acquirente;
  • il valore della cessione;
  • le spese affrontate dal notaio per l’istruttoria;
  • per le cessioni tra privati, indicazioni del ricorso a un’attività di mediazione e i dati identificativi del titolare d’agenzia.

Inoltre ogni atto notarile dev’essere redatto personalmente dal notaio a mano, a macchina o a stampa, oppure l’attività può essere delegata a persona di fiducia, ma attentamente monitorata dal notaio stesso. Il contenuto del rogito dev’essere chiaro, letto ad alta voce dal notaio alle parti coinvolte, in modo da accertare che tutti abbiano compreso l’atto e i suoi effetti giuridici. L’atto è poi firmato su ogni pagina dalle due parti della compravendita e dal notaio stesso.

Quanto costa un rogito?

I costi per un rogito notarile possono variare, ma ci sono alcuni punti da cui puoi partire per

fare i tuoi conti e sapere cosa aspettarti al momento dell’atto. La base per i calcoli è il valore catastale dell’immobile e le principali voci di spesa sono:

  • l’imposta di registro, pari al 2% del valore catastale dell’immobile o del 9% se si tratta di una seconda casa;
  • l’imposta catastale fissa di 50 euro;
  • l’imposta ipotecaria fissa di 50 euro;
  • l’IVA che è del 4% sulla prima casa se si acquista dall’impresa costruttrice, ma che raggiunge anche il 22% se si compravendono immobili di lusso;
  • l’onorario del notaio, che dipende dai tariffari stabiliti dal Consiglio Nazionale del Notariato e che può variare in base al valore dell’immobile (comprende anche le spese per la redazione dell’atto, gli oneri di segreterie e le spese di cancelleria).

Con queste informazioni alla mano puoi affrontare con più consapevolezza il momento del tuo prossimo atto notarile.

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