Gli errori da evitare nella scelta del franchisor

È difficile orientarsi nel mondo del franchising, anche perché la maggior parte delle proposte che ricevi sono molto simili e non sembra ci sia una reale differenza tra un contratto o un altro. Devi partire da un presupposto fondamentale: tu sei appetibile per ogni franchisor. L’unica cosa che devi avere è il capitale da investire nell’attività su cui vuoi puntare. Nel momento in cui ti candidi per un’affiliazione, sappi che quasi nessuno di quelli che hai contattato si preoccuperà di valutare la tua candidatura per assicurarsi la riuscita dell’operazione.

Non aspettarti che cercherà di capire con te quale possa essere il bacino di utenza del tuo negozio a seconda della città in cui vivi e della location che hai scelto. Per molti di loro l’unica cosa che conta è se possiedi la capacità economica per sostenere l’investimento. Ma quale sarà l’esito di questo investimento? Alcuni credono che aderire a una rete in franchising significa avere la possibilità di entrare in un business facile e redditizio. In realtà, ogni iniziativa imprenditoriale comporta dei rischi. Il tuo scopo non è aprire un’attività imprenditoriale per impiegare il tempo libero o per sperperare i tuoi risparmi investendoli in un business fallimentare.

Il tuo scopo è quello di migliorare alcuni aspetti della tua esistenza, permetterti un tenore di vita più elevato e acquisire un’indipendenza lavorativa. L’imprenditore sei tu, sei l’unico responsabile del buon esito della tua operazione. Non si può sempre riversare la responsabilità di quello che accade soltanto su contingenze esterne. Pertanto, se la tua attività è fiorente puoi ritenerti un bravo imprenditore. In caso contrario, non lo sei. Quando si tratta di scegliere il brand più adeguato agli obiettivi che un imprenditore si è prefissato, i criteri utilizzati portano a valutazioni tutt’altro che ponderate.

L’attività in franchising è un assetto adeguato per ottenere il massimo del guadagno dalla tua pianificazione imprenditoriale. Con l’affiliazione riduci i rischi di insuccesso grazie all’esperienza del brand che ha un’attività già avviata sul mercato, ma nel fare questa scelta non devi farti abbagliare unicamente dalle opportunità di successo, ma prestare la giusta attenzione ai termini del contratto. Talvolta la scelta viene influenzata da elementi che nulla hanno a che vedere con l’affidabilità del franchisor né con l’aderenza agli obiettivi che hai in mente. Perlopiù, si tratta di caratteristiche decorative, anche fronzoli di poco conto che servono, appunto, ad abbagliare il franchisee.

Nell’elenco delle riflessioni che guidano un candidato inesperto a scegliere il brand a cui affiliarsi, si possono prevedere i 5 errori più comuni. A ogni ‘errore’ che si commette nell’utilizzare ogni criterio di valutazione, proponiamo di sostituire una domanda da fare al tuo ipotetico partner per valutare la tua e la sua lungimiranza sull’investimento che sei pronto a fare.

Primo errore

“Mi piace il logo, i colori, e il sito con cui si presentano sul web è davvero bello”. Nel valutare la fattibilità della tua operazione è certamente comprensibile auspicare un negozio che sia sinonimo di qualità e che soddisfi anche il tuo gusto estetico, un marchio che possa rappresentare per te efficienza e abbia una certa eleganza. Tuttavia, non deve essere proprio l’estetica a farti scegliere il tuo partner di business ideale. “Quali caratteristiche competitive hai rispetto al tuo principale concorrente?”, sarebbe la prima domanda da porti.

Secondo errore

“Ho contattato vari competitor dello stesso settore, ma loro sono stati i primi a darmi retta”. La cosa da fare è espandere il tuo sguardo e comprendere quali sono i vantaggi che ne derivano affiliandoti a quella determinata casa madre, in che modo possa essere proprio quella ideale per te. Meglio chiedere una cosa di questo genere: “Il modello di business da te adottato sarà ancora produttivo fra qualche anno?”

Terzo errore

“La persona che è venuta a darmi informazioni mi è piaciuta molto, è stata molto gentile e disponibile”. Certo che lo è stata. Sia disponibile sia gentile: è il suo lavoro. Ma non è con la gentilezza che tu avrai il contratto migliore per il format che ti propongono. E con la gentilezza non avrai nemmeno i guadagni che speri. Che ne dici se gli chiediamo: “Nel caso in cui i consumatori cambiassero gusti, ci sarebbe un calo del fatturato. Hai già pensato a un modo per adeguarti e come farlo? Perché in tal caso, temo di dover investire altro denaro per essere al passo con i cambiamenti…”.

Quarto errore

“Non ho molta esperienza nel settore, nemmeno della parte burocratica. Ma il rappresentante mi ha rassicurato, mi ha informato che ci penserà la casa madre a occuparsi di tutto”. Non ne dubitiamo, fino a prova contraria. Ma quali effettive rassicurazioni hai? Frasi del tipo “siamo i migliori del settore” o “la nostra assistenza è totale, 24 ore su 24” sono ottime esternazioni per accaparrarsi l’investimento, ma in cosa consistono all’atto pratico? Ecco che la domanda sorge spontanea: “Che tipo di interventi, e con quali tempistiche, mettete in campo per favorire il raggiungimento del fatturato previsto?”

Quinto errore

“Considerato l’investimento che devo fare, avere uno sconto sul costo totale è da prendere in seria considerazione. Anzi, mi danno anche la possibilità di dilazionare il pagamento”. Non farti sedurre da queste sirene. Si può assolutamente comprendere che risparmiare una parte del tuo budget di investimento e avere la possibilità di rateizzare il costo del format possano essere incentivi che spingono a fare una determinata scelta. Credi che questo sia un bonus che viene concesso soltanto perché sei tu? La maggior parte dei futuri imprenditori cerca di regolare il flusso di cassa dell’attività nascente ed è buona cosa avere agevolazioni di questa natura.

Ma è tutto qui?

La domanda più importante che devi rivolgere al tuo franchisor è la seguente: “Perché io dovrei scegliere te?”.

Dopo aver interpellato vari competitor, scegli chi ti dà la risposta più chiara e completa, senza fronzoli di comunicazione.

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