Avviare un’attività imprenditoriale è un sogno che molti hanno nel cassetto e che qualcuno, armato di entusiasmo e della giusta determinazione, decide di trasformare da semplice fantasia a progetto di vita. A favorire la voglia di mettersi in proprio e diventare il “capo di sé stessi” sono anche le opportunità di business che ogni giorno si moltiplicano, offrendo occasioni pressoché infinite ai neo-imprenditori. Dare vita a un business di successo significa anelare a soddisfazioni professionali e personali difficilmente auspicabili altrimenti, dare il proprio contributo al contesto sociale e lavorativo in cui si opera e guardare con ambizione al futuro.
Per muoversi in questa direzione è innanzitutto necessario individuare il prodotto o il servizio giusto su cui puntare, intercettando le esigenze del mercato e costruendoci attorno una visione precisa e una strategia profittevole.
Un altro step da non sottovalutare è la scelta del business model con cui affrontare l’avventura imprenditoriale. Tra le molte alternative, il franchising è quella che oggi conquista sempre maggiore interesse: sono in particolare alcune delle nicchie di questo ampio universo a regalare interessanti possibilità agli aspiranti liberi professionisti e il settore immobiliare è senza dubbio una delle più gettonate.
Quali sono i vantaggi del franchising?
Nel momento di intraprendere una carriera come imprenditore, molti si trovano a chiedersi perché aprire un franchising sia meglio che avviare un’attività tradizionale. I motivi sono davvero numerosi e vanno dalla visibilità del marchio, al supporto tecnico, a una gestione più fluida della fase di start up.
In primis, dare vita a un business in franchising permette di muovere i primi passi nel comparto prescelto con il supporto di un’azienda, il franchisor, già avviata e forte di un ampio background di esperienze. Aprire un’attività potendo contare sulla visibilità e sul potere commerciale di un brand già riconosciuto sul mercato consente di non partire da zero nel proprio percorso imprenditoriale, ma di proporsi ai potenziali clienti con un’immagine già ben definita e autorevole.
Aprire un franchising significa inoltre poter rendere operativo il proprio neonato business in tempi decisamente rapidi, contando sull’esperienza del franchisor per destreggiarsi con sicurezza nel settore. Un bagaglio che consente anche di evitare errori e passi falsi che potrebbero compromettere un profittevole avvio dell’attività.
Procedure standardizzate, ottimizzazione dei costi, maggior potere d’acquisto e accesso semplificato al credito, sono altri aspetti positivi da tenere in considerazione, insieme all’opportunità di rientrare velocemente sull’investimento che generalmente accomuna la maggior parte delle attività in franchising.
L’approccio win-win tra franchisor e franchisee è un altro degli elementi che spesso fa propendere per questo modello di business: mentre l’affiliato ha, ovviamente, tutto l’interesse a collaborare con un’impresa seria e affidabile, che lo conduca verso i successi imprenditoriali sperati, la stessa affiliante ha fondamentalmente lo stesso obiettivo e vede nella crescita del franchisee una crescita del brand stesso. Per questo, desidera trasmettere all’affiliato tutti i trucchi del mestiere e le migliori strategie operative, si impegna nella formazione e affianca ogni collaboratore lungo ogni singola fase della partnership.
Ulteriori punti a favore del sistema franchising vengono anche dall’analisi dei dati che Unioncamere ha recentemente elaborato. Si stima infatti che, nel corso di un complicatissimo 2020, abbiano chiuso i battenti circa 300.000 attività e che il 10% dei posti di lavoro siano ancora fortemente a rischio. Nello stesso contesto il franchising ha sorprendentemente vissuto un trend in crescita: sono aumentati infatti sia i franchisors, che gli addetti, che anche il giro d’affari e i punti vendita.
I plus del franchising immobiliare
Un’altra delle domande che spesso si pone chi sta valutando di aprire un’attività in franchising è “quale ramo del franchising è il più profittevole?”. Tra le risposte che spesso emergono c’è proprio franchising immobiliare, un comparto in costante fermento, grazie alle molteplici ragioni che conducono acquirenti e venditori ad avviare trattative commerciali: esigenze familiari che si evolvono, cambiamenti della situazione lavorativa, necessità di trasloco in una diversa zona geografica, investimento e molto altro.
I dati ci rivelano che il mercato immobiliare ha visto più di 500.000 transazioni nel solo anno 2016, aumentate ulteriormente dal 5 al 7% negli anni successivi, per arrivare nel 2019 a un volume di ben 603.541 transazioni annuali (fonte: Osservatorio Mercato Immobiliare). È palese quindi l’enorme potenziale che il settore immobiliare rappresenta. Inoltre, è lo Stato a incentivare continuamente l’avvio di compravendite immobiliari e a preoccuparsi che il settore resti fertile e in ottima salute, per il semplice fatto che riceve da esso un rilevante gettito fiscale sotto forma di tasse e imposte. Le agevolazioni sono numerose e vanno dalla legge sui benefici prima casa, ai bonus detrazioni, al super bonus 110% e molte altre iniziative, tutte finalizzate a dare slancio e sempre nuovi impulsi al mercato del mattone
Le porte del franchising immobiliare sono aperte inoltre per chiunque desideri iniziare la sua strada nel settore, che si tratti di agenti di vendita che vogliono fare un salto di carriera, di investitori che mirano a creare business redditizi oppure di imprenditori che hanno il desiderio di ampliare il loro portfolio di attività. Infatti, seguendo i migliori metodi imprenditoriale e affidandosi a partner esperti, avviare un business in franchising può richiedere un impegno di poche ore settimanali e consente a ogni manager di gestire più punti vendita e più team sul territorio.
Perché scegliere il franchising immobiliare di lusso?
Una delle più semplici evidenze che possono convincere a orientarsi verso questa nicchia di mercato è che l’assunto che, come spesso si sente dire, il lusso non conosce crisi. Anche nei confini del nostro paese la ricchezza è in crescita, nonostante si tenda spesso a pensare il contrario. Si pensi che la ricchezza finanziaria degli italiani è aumentata del 4% nel 2017 e addirittura del 12% nel 2018 e che le ultime proiezioni portano a individuare, entro il 2022, un incremento del 30% dei connazionali milionari, che saliranno da 394.000 a 519.000 (analisi del The Boston Consulting Group).
È chiaro quindi che orientarsi verso il franchising immobiliare di lusso sia ancora più vantaggioso che puntare su una classica agenzia immobiliare: chi sceglie di lavorare nel campo dell’intermediazione di qualità difficilmente verrà influenzato da periodi di crisi o da fluttuazioni momentanee del mercato. La protezione del capitale investito è quindi nettamente più elevata in questo ambito e concentrarsi sulla compravendita di immobili di pregio offre anche l’enorme plus di lavorare fuori da guerre dei prezzi che, specialmente nei periodi più difficili, diventano insostenibili.
Inoltre, al centro del settore dell’immobiliare di lusso si pone non tanto la trattativa, quanto il cliente stesso, con i suoi sogni e le sue aspettative. Un immobile di lusso infatti è simbolo di uno stile di vita improntato al benessere, di uno status conquistato con impegno e dedizione e di un’idea di esclusività che allontana l’agente dalle più comuni dinamiche di vendita, per farlo immergere in un modus operandi del tutto unico.
Essenziale, per ogni nuovo franchisee del lusso, selezionare con estrema cura il partner con cui iniziare il suo percorso. Maison Magnifique è una realtà innovativa che nell’arco di soli tre anni ha visto crescere il suo fatturato del 240% e che offre ai suoi affiliati un metodo di lavoro consolidato e produttivo di risultati concreti.
Se sei curioso di capire come aprire la tua agenzia immobiliare in franchising con Maison Magnifique, contattaci subito per una consulenza personalizzata!
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